Le Touring Superleggera nei Colli Pavesi - Tra Vigneti e antichi Manieri

 19-20-21 Ottobre 2012

Dopo alcune settimane di cielo coperto e di pioggia battente, una serie di belle giornate calde e soleggiate hanno accompagnato le nostre vetture durante il Raduno d’Autunno del Registro Touring Superleggera. Eravamo in luna crescente e così è stata confermata una credenza popolare, da Calendario di Frate Indovino, nonché la mia personale convinzione: luna crescente tempo buono, luna calante tempo cattivo. Come tutti ricorderanno, a Montagnana, la scorsa primavera, prima settimana dopo Pasqua, si era in luna calante e pioveva che Giove Pluvio la mandava!!

Naturalmente, per un raduno che incominciava in una terra di risaie, quale posto per darsi appuntamento poteva esser scelto più adatto di quello di uno dei massimi templi dell’industria Italiana del riso? Per cui, invece del solito albergo, il ritrovo di Venerdì 19 è stato nel piazzale della Riso Scotti SpA. Un pensiero è subito andato al Dott. Angelo Scotti, alla Sua grande amicizia per il Registro e alla Sua partecipazione a numerosi raduni. Il numero e la qualità delle vetture è stato come sempre notevole: più di trenta Touring , fra le quali spiccavano l’Aprilia Berlinetta del 1946, l’Alfa Romeo 6C 2500 SS Aerlux del 1947 e l’Alfa Romeo 6C 2500 S Cabriolet del 1950. E poi Alfa Romeo 1900 C nelle varie serie, Maserati 3500 GT, Aston Martin DB5, Lancia Flaminia GT e Convertibile, Alfa Romeo 2000 e 2600 Spider hanno fatto da splendida corona.

Dopo aver schierato le vetture, muniti dei sopravestiti bianchi richiesti dall’igiene, abbiamo visitato gli impianti e il Dott. Mauro Ceci, dell’Ufficio Ricerche e Sviluppo dell’azienda, ci ha fatto da cicerone descrivendoci con dovizia di particolari il processo produttivo, dall’arrivo dei camion carichi di riso, al prodotto finito, variamente confezionato. Alla fine della visita, Il Presidente Franco Ronchi ha donato una targa del raduno al Dott. Dario Scotti che ci ha così gentilmente ospitato.

Partenza quindi per la Certosa di Pavia, voluta da Gian Galeazzo Visconti e costruita nella campagna lombarda fra Milano e Pavia a partire dal 1396, fu dedicata alla Vergine Maria, Madonna delle Grazie e donata insieme all’annesso Monastero, ai Padri Certosini di Siena. Parcheggiate le macchine nel piazzale esterno, accompagnati da un monaco della piccola comunità di Cistercensi ai quali la Certosa è attualmente affidata, abbiamo visitato la Chiesa ricca di tesori d’arte e di storia e il Monastero.

Sta tramontando il sole quando risaliamo sulle macchine e ci dirigiamo a San Gaudenzio, presso Cervesina, dove l’omonimo splendido Castello è stato trasformato in un raffinato e confortevole resort. Terminate le registrazioni dei partecipanti e l’occupazione delle camere, con un pullman granturismo si parte per Rivanazzano Terme, dove si raggiunge il caratteristico e rinomato ristorante “il Selvatico”.

La mattina di Sabato 20 ci dirigiamo verso le dolci colline dell’Oltrepò, guidati dalla gentile Signora Elisa Pianetta e dalle sue colleghe dell’Associazione Culturale “Spino Fiorito” e percorrendo belle strade fra campi e boschi di castagni e aceri, giungiamo all’antica (XI secolo) Abbazia o Eremo di Sant’Alberto di Butrio, gioiellino dell’arte Romanica, ricco di affreschi dell’XI e XII secolo.

Proseguiamo e dopo pochi minuti arriviamo all’antico Castello di Oramala, la cui storia risale a prima dell’anno Mille. Nel 1164 Federico Barbarossa lo cedette, insieme al vasto territorio circostante, a Obizzo Malaspina, quale premio per i servigi offerti all’Imperatore. Nel periodo successivo di relativa pace il castello divenne un centro di cultura, meta stabile di menestrelli e soprattutto Trovatori Provenzali che per primi in Italia cantarono e declamarono poesia d’amore e di armi. Il Castello di Oramala è una dei luoghi in cui l’Associazione Culturale “Spino Fiorito” propone rappresentazioni in costume con l’intento di dare nuovamente in vita una tradizione che si perde nella notte del Medioevo.

Naturalmente, durante la visita al Castello, alcuni di noi, con grande disponibilità e umorismo hanno indossato i costumi da castellani e trovatori e, istruiti da una delle nostre guide dello Spino Fiorito, la gentile Sara, hanno dato vita ad una divertente rappresentazione, declamando madrigali e poesie.

Dopo il divertente tuffo nel Medioevo, ripartiamo alla volta di Varzi, famosa per i suoi insaccati. Facciamo una visita all’antico borgo, sempre accompagnati e istruiti dalle amiche dello Spino Fiorito, che ci lasciano al termine. Proseguiamo quindi per il paesino di Bosmenso, dove la Trattoria Buscone ci accoglie con i suoi salumi e i suoi piatti tipici.

Ripartiamo nel primo pomeriggio e per le solite strade secondarie che si snodano fra le colline, arriviamo a Zavattarello, dominata dall’alta rocca sulla quale è costruito il poderoso Castello. Le prime notizie di questo castello risalgono ad alcuni diplomi imperiali di Ottone I del secolo X che lo assegnavano al Vescovo di Bobbio (PC). Dopo alterne vicende, nel 1385 lo cedette in feudo, quale compenso per i servigi ricevuti, a Jacopo Dal Verme, capitano di ventura, che lo trasformò in una scuola di guerra, famosa in tutta Europa. La famiglia Dal Verme rafforzò e ampliò le poderose strutture e ne mantenne il possesso fino al 1975, quando fu ceduto al Comune di Zavattarello. Interessantissima la visita al castello, ora restaurato e trasformato in centro culturale.

Ripartiamo quindi per l’ultima tappa della giornata il Forte di Stefanengo. Purtroppo l’ora tarda non ha permesso una visita al Castello e ci siamo limitati alla cantina e agli assaggi degli eccellenti vini da coltura biologica.

Rientro quindi a San Gaudenzio. Prima della tradizionale cena di gala si è svolta l’Assemblea annuale dei Soci, con la relazione del Presidente Franco Ronchi con il consuntivo dell’annata e le proposte per la stagione 2013.

La mattina di Domenica 20 inizia con un bel sole che si alza dalle nebbioline autunnali. Ci dirigiamo subito verso Pavia, dove arriviamo verso le 10.00 e parcheggiamo all’interno del grande cortile del Castello Visconteo. Da qui, divisi in due gruppi guidati dalle bravissime Manù e Sara, partiamo per la visita alla Città di Pavia, entrando in alcune chiese fra le più belle dell’Architettura Romanica Lombarda: San Piero in Ciel d’Oro, dove in un’arca marmorea sono conservate le reliquie di Sant’Agostino; Santa Maria del Carmine e la famosissima basilica di San Michele Maggiore. Facciamo anche un breve giro fra i cortili dell’antica Università, e dopo aver gettato anche uno sguardo al Ponte Coperto (distrutto durante l’ultima guerra e ricostruito – quasi - com’era) risaliamo Strada Nuova. Breve visita al Duomo, alla Piazza della Vittoria chiusa a Sud dall’antico Broletto e ritorniamo al Castello per riprendere le macchine. Solita confusione per uscire dal parcheggio e per farci strada nel traffico di mezzogiorno. Passiamo il Ticino e risaliamo per una strada che si snoda sull’argine della riva destra, in pieno parco, per arrivare dopo pochi chilometri, al ristorante Mulino di Limido. Pranzo in allegria, poi “tutti a Casa” e arrivederci al prossimo raduno.


Testo e foto di Giovanni Bianchi Anderloni


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