Tra i Laghi Maggiore, d'Orta e la Valle dei Pittori

11-12-13 Ottobre 2013

E’ tradizione ormai consolidata che i due Raduni annuali del Registro Internazionale Touring Superleggera si svolgano in periodi di tempo meteorologico “ a rischio”, soprattutto in questi ultimi anni in cui le stagioni sembra non seguano più i corsi tradizionale e il cielo è impazzito. Ma è anche vero che tutte le volte e nonostante le previsioni sfavorevoli, il cielo si mostra con noi (e soprattutto con le nostre vetture) molto benevolo.

Arrivo degli equipaggi a Stresa nel primo pomeriggio di Venerdì 11 Ottobre, con cielo sereno, ma con tutte le montagne circostanti lo specchio del Lago Maggiore innevate di fresco.

Trentadue vetture carrozzate Touring più un’altra decina di auto non Touring di soci e amici che all’ultimo momento non sono riusciti a partire con la vettura di Marca. Su tutte spiccavano le stupende Alfa Romeo 6C 2500 S Cabriolet del 1942 e la Lancia Aprilia Berlinetta del 1945, che ambedue si fregiano del raro Marchio alato con il nome “TURINGA” anziché Touring, in ottemperanza alle imposizioni del regime fascista in materia di nomi “italici”. Inoltre, numerose Alfa 1900 Sprint e Super Sprint, 2000 e 2600 spider, Lancia Flaminia GT e Convertibile dei vari modelli, una Aston Martin DB6 e la più “giovane del gruppo, la Lamborghini 400 GT del 1966.

Parcheggiamo le vetture nel garage dell’Hotel Regina Palace e appena espletate le operazioni di registrazione, dall’imbarcadero prospiciente l’albergo saliamo su motoscafi privati e ci rechiamo all’Isola Bella. Visita guidata alla seicentesca Villa Borromeo e al suo magnifico parco, ancora ricco di piante fiorite, nonostante l’autunno ormai avanzato. E’ stato piacevole quindi gironzolare per il borgo dell’isola, mescolati a uno stuolo di turisti tedeschi compratori di souvenirs.

A metà pomeriggio, rientriamo all’albergo con i motoscafi che, verso le 19, abbiamo ripreso per raggiungere l’Isola dei Pescatori, dove ci aspettava una splendida cena a base di specialità locali e prelibato pesce di lago. Nel frattempo si erano addensate nuvole minacciose e un temporale stava scendendo dall’alto Lago, ma Giove Pluvio misericordioso ci ha lasciati finire la cena, risalire in fretta sui motoscafi e, pur alquanto sballottati dalle onde del Lago che stavano montando, ci ha lasciato rientrare in albergo, prima di scatenare fulmini e tuoni e aprire le cateratte del cielo.

La buriana è continuata tutta la notte, ma la mattina, all’ora della partenza, non pioveva anche se ci siamo mossi sotto un cielo cupo. La nostra meta è la Val Vigezzo, cioè in montagna e ci avviamo verso Domodossola con un po’ di timori che, però, si affievoliscono man mano che procediamo: all’imbocco della Val Vigezzo, poco dopo Domodossola, larghi sprazzi di azzurro lasciano vedere i monti innevati di fresco e illuminati dal sole. Incrociamo molte macchine che scendono a valle con il tetto coperto di neve, ma non abbiamo dubbi che ci sta aspettando una bellissima giornata.

Arriviamo a Santa Maria Maggiore e parcheggiamo nel centro storico, in mezzo a case antiche e decorate con affreschi (siamo nella Valle dei Pittori!! Iniziamo la visita del paese sotto la guida della gentilissima Signora Monica, partendo dalla Chiesa Parrocchiale dedicata a Maria Assunta, decorata con splendidi affreschi di Giuseppe Mattia Borgnis, pittore nato in Valle a Craveggia (1701-1764). Proseguiamo quindi per le vie strette del paese, sulle quali si affacciano case antiche e con i muri decorati di affreschi, delle quali Monica ci descrive la storia e le caratteristiche architettoniche. Visitiamo quindi il Museo dello Spazzacamino, che raccoglie cimeli e testimonianze della vita durissima di questi artigiani che partiti da questa valle raggiunsero tutte le città non solo italiane, ma anche europee e oltreoceano.

Infine, nella antica casa Comunale il Sindaco di Santa Maria Maggiore, Prof. Claudio Cottini ci ospita con un rinfresco e stuzzichini di salumi locali.

Ripartiamo con le vetture e saliamo alla località Blitz, sopra il caratteristico paese di Craveggia. La strada è in salita con numerosi tornanti e c’è neve sui prati e sui boschi circostanti; però il Sindaco di Craveggia, Paolo Giovanola, amico del nostro Presidente Franco Ronchi, ha fatto passare lo spazzaneve di buon mattino, liberando la strada ed evitando problemi alle vetture. Pranziamo al rifugio “il Camoscio”, naturalmente polenta e funghi e altre leccornie di montagna.

Scendiamo nuovamente a Craveggia e visitiamo la Chiesa Parrocchiale dei S.S. Giacomo e Cristoforo. Entrando in chiesa, guidati dal Prof. Dando, storico della Valle, restiamo incantati dalla solenne magnificenza del tempio ricco di opere d’arte (anche qui affreschi del Borgnis e il cosidetto Tesoro del Re di Francia) realizzate con le offerte e le donazioni degli emigranti della Val Vigezzo che hanno fatto fortuna all’estero. Fra essi vengono ricordati i Farina, vissuti a Colonia in Germania e inventori dell’Acqua di Colonia (Jean-Marie Farina) e i Mellerio, famosi gioiellieri ancor oggi a Parigi.

Si riparte e si scende nuovamente a valle, giusto per fare una sosta per visitare “Cose Buone di Montagna”, l’azienda della Famiglia Bencio che produce salumi tipici e conserve alimentari con prodotti esclusivamente delle valli dell’Ossola. Rinfresco, assaggi e quindi rientro a Stresa in Hotel per l’Assemblea dei Soci, seguita dalla cena di gala.

Ancora temporali e pioggia forte che si è sfogata durante la notte, ma esaurendosi prima dell’ultimo “pronti? Via!” del Raduno. Lasciamo l’Hotel e ci arrampichiamo per la strada che conduce al Mottarone e, dopo aver superato la località Alpino, attraverso dolci colline scendiamo sul Lago d’Orta. Entriamo nella zona pedonale centrale di Orta San Giulio e parcheggiamo le macchine sulla piazza principale prospiciente il lago, circondata da antichi edifici signorili e pubblici, fra i quali spicca il Broletto. Visita guidata alla cittadina e poco prima di mezzo giorno, percorrendo il lungo Lago, lasciamo il Lago d’Orta e ci arrampichiamo sulla collina ad Ovest. Superato il Santuario della Madonna del Sasso ci fermiamo al Ristorante Panoramico, da cui si gode, appunto, uno splendido panorama sul Lago d’Orta e sull’Isola di San Giulio. Pranzo tipico in allegria e arrivederci al prossimo Raduno.

Giovanni Bianchi Anderloni

Programma 
 
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