11-12-13-14 Aprile 2013
Le Touring Superleggera in Friuli Venezia Giulia
“Dalle Città Romane alle Frecce Tricolori”
Raduno di Primavera 2013 del Registro Internazionale Touring Superleggera
Per Venerdì 12 Aprile 2013, avevamo un appuntamento eccezionale: quello con le Frecce Tricolori, la Pattuglia Acrobatica che tutto il mondo ci invidia, proprio nella loro base di Rivolto, presso Udine. Pertanto il tradizionale appuntamento per i partecipanti al Raduno di Primavera 2013 era stato anticipato al giovedì 11 sera, a partire dalle 18.00. Punto base a Cormons (Gorizia) all’Hotel Felcaro, alle pendici dei dolci Colli Friulani del Collio. Lasciate le vetture al parcheggio dell’albergo, trasferimento in pullman ad una trattoria della zona per la prima di una serie di cene tipiche.
La mattina del venerdì 12 sveglia molto presto con partenza delle vetture alle 7,30. Non piove, ma le nuvole basse non fanno presagire nulla di buono. Arriviamo a Rivolto con nuvole ancora più basse e con una pioggia via via più fitta. Veniamo accolti dal Maggiore Soro, speaker ufficiale delle Frecce Tricolori, colui che durante le manifestazioni intrattiene il pubblico spiegando le varie figure acrobatiche. Gli aerei sono già pronti a bordo pista e, nell’attesa che le condizioni meteo migliorino, per evitare di stare ad aspettare sotto la pioggia, veniamo fatti sedere in un hangar adibito a sala conferenze. Il Maggiore Soro ci spiega che gli aerei possono volare solo con buona visibilità, perché le evoluzioni sono effettuate esclusivamente “a vista” . Sempre nella speranza che le nuvole si alzino, assistiamo alla proiezione di un bellissimo documentario sull’addestramento, l’equipaggiamento e l’esecuzione delle figure mozzafiato in volo che la nostra Pattuglia Acrobatica, porta alle manifestazioni di tutto il mondo. Ad un certo punto, chiamato dal Maggiore Soro, interviene il Colonnello Moretti, raccontando episodi ed esperienze vissute da pilota e da Comandante delle Frecce Tricolori, prima di passare ad altro incarico in seno all’Aeronautica Militare.
Purtroppo il tempo passa senza che gli aerei possano volare e ci consoliamo con una visita alla base, portando tre delle vetture più significative vicino ad un gruppo di aerei che hanno fatto la storia della Pattuglia, precedendo gli attuali Macchi MB 339.
Lasciamo Rivolto un po’ delusi e ci dirigiamo a Codroipo (UD) alla Villa Manin-Passariano, che fu dell’ultimo Doge della Repubblica Venezia, Ludovico Manin, che abdicò nel 1797 all’arrivo di Napoleone. All’annesso Ristorante del Doge, ci consoliamo con un magnifico pranzo nella tradizione friulana.
Nel pomeriggio ci dirigiamo a Cividale del Friuli, attraversata dal fiume Natisone e, oggi, molto vicina al confine Sloveno. Parcheggiate le vetture, divisi in due gruppi seguendo due simpaticissime guide che ci ha fornito l’Agenzia Regionale Turismo Friuli Venezia Giulia, visitiamo la parte medioevale della cittadina, ricca di storia e di monumenti, ma sconosciuta alla maggior parte di noi.
Rientriamo quindi in albergo percorrendo le strade dei Colli Orientali del Friuli, fra vigneti appena potati. Breve relax e poi, di nuovo in pullman alla Trattoria “Cjant dal Rusignol” per un’altra ottima cena, innaffiata con lo “Schioppettino”, tipico vino rosso DOC dei Colli Orientali.
Durante la notte fra venerdì e sabato c’è stato un forte temporale, ma la mattina il cielo aveva ampi sprazzi di sereno e si vedevano in lontananza le Alpi Carniche imbiancate di neve.
Partenza per Aquileia e man mano che procediamo il cielo si libera del tutto ed arriviamo ad Aquileia con un bel sole. Parcheggiate le vetture, dopo il saluto del Sindaco ci dividiamo in due gruppi e sempre accompagnati dalle nostre guide visitiamo l’antica Basilica con i suoi spettacolari mosaici e gli scavi dell’antica città romana, con il porto e il foro che ancora testimoniano l’antico splendore.
Ripartiamo quindi per Grado dove ci raggiunge un socio con la sua prestigiosa Alfa Romeo 6C 2300 Pescara che arricchisce il già notevole parco delle nostre vetture. Non facciamo attendere un magnifico pranzo a base di pesce fresco alla Trattoria Zero Miglia, situata accanto alla Cooperativa dei pescatori di Grado: il pesce appena pescato ha fatto solo pochi metri per arrivare sulle nostre tavole, assolutamente giustificando il nome della trattoria.
Breve passeggiata sulla Riva Enrico Dandolo del Porto canale, con i pescherecci ormeggiati e le reti ad asciugare al sole e poi di nuovo sulle nostra macchine a percorrere le dolci colline del Friuli alla volta dell’Abazia di Rosazzo, dove ancora sono attive antichissime cantine del 1200. Tutt’attorno lo spettacolo dei vigneti appena potati, che forniranno le uve che la pluricentenaria azienda Livio Felluga trasformerà nei pregiati vini DOC. Dopo aver visitato le cantine, guidati da Filippo Felluga, è spontaneo appesantire le nostre vetture con qualche cartone del vino appena degustato.
Ritorno in albergo e cena di gala con ballo in costume finale con alcuni di noi che con grande spirito si sono cimentati in valzer e quadriglie, indossando abiti dell’Impero Austriaco.
Domenica partenza un po’ più comoda con un percorso breve fino a Palmanova, l’antica città-fortezza fondata dai veneziani, ampliata in varie epoche fino a Napoleone, con la caratteristica pianta stellare a nove punte, oggi Monumento Nazionale. Schieriamo le macchine nella Piazza Grande (piazza al centro della stella) e veniamo accolti dal saluto del Sindaco Francesco Martines, accompagnato dalla Signora Adriana Danielis, Vicesindaco e assessore alla Politiche Formative, Cultura e Turismo.
Sempre accompagnati dalle nostre guide, visitiamo il duomo e un tratto delle antiche fortificazioni.
Ci restano poi da percorrere pochi chilometri per raggiungere il “Mulino delle Tolle”, altra trattoria tipica, per il pranzo di commiato.
Si conclude così un altro Raduno che, come la maggior parte dei precedenti, ha offerto momenti importanti di cultura, alternati con altrettanto piacevoli momenti di aggregazione, condivisione e spensieratezza fra i partecipanti, i quali non hanno lesinato i loro apprezzamenti e complimenti a quanti di noi si sono prodigati nell’organizzazione di questo evento.
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