17-18-19 Ottobre 2014

Tra il lago di Garda e i vigneti: Bardolino e la Valpolicella

La coda pazza dell’estate 2014, con un caldo umido assolutamente superiore alla media del periodo, ha offerto ai partecipanti al Raduno d’Autunno del Registro Internazionale Touring Superleggera tre giornate di tempo prevalentemente soleggiato, l’ideale per percorrere con le auto storiche le strade collinari fra il Lago di Garda e la Valpolicella. Non pochi fra i proprietari di auto spider o convertibili non hanno saputo resistere alla tentazione di aprire la capotte.

Appuntamento a Bardolino, sulla sponda veneta del Lago di Garda, circondata da colline coltivate a vigneto e a uliveto. L’albergo a 5 stelle che ci accoglie è di recentissima costruzione, realizzato secondo i più avanzati concetti in tema di risparmio energetico. Dell’annesso Centro Benessere, con piscina riscaldata, sauna, idromassaggio e altre diavolerie riassunte nella sigla americaneggiante SPA, inserite nel pacchetto “tutto incluso” della quota di partecipazione, moltissimi partecipanti al raduno ne hanno approfittato con evidente soddisfazione.

Da sempre il Registro Touring preferisce limitare a 40 equipaggi l’iscrizione ai propri raduni, preferendo garantire ai partecipanti una organizzazione di altissimo livello, una atmosfera conviviale e amichevole, con un programma di percorsi stradali interessanti e divertenti, visite guidate a gioielli turistici sconosciuti. Questa scelta viene costantemente premiata al momento dei saluti, la domenica dopo il pranzo di commiato, con i complimenti e gli apprezzamenti di tutti, in particolare di quanti sono reduci da altri raduni, magari più blasonati e più “ricchi”, ma deludenti.

Come al solito, molto alto il livello delle vetture partecipanti, fra le quali spiccavano una Lancia Aprilia Berlinetta Superleggera del 1946, mai restaurata e perfettamente conservata ancora fregiata del nome “Turinga”, deformazione per “italianizzare” il Marchio per ottemperare alle imposizioni del regime fascista durante la guerra. Le faceva compagnia una Alfa Romeo 6C 2500 Super Sport “Aerlux” insieme a numerose Alfa Romeo 1900C Sprint e Super Sprint delle varie versioni. E ancora Maserati 3500 GT, Lancia Flaminia GT e Convertibili, Alfa Romeo 2000 e 2600 Spider, per finire con una splendida Lamborghini 400 GT. Qualche socio ha dovuto partecipare con una vettura moderna o con un’altra storica, dopo che la sua Touring ha subito un guasto dell’ultimo momento. Ma tutto si è svolto per il meglio, con grande soddisfazione di tutti.

Venerdì pomeriggio, dopo un breve rinfresco in albergo, si parte per la prima semitappa del percorso scelto con l’aiuto degli amici di Benaco Autoclassiche, in particolare del Presidente Alessandro Lonardelli. Risaliamo le colline, alle spalle di Bardolino e arriviamo in breve tempo a Rivoli Veronese, dove visitiamo dapprima il Forte Wohlghemuth, la poderosa fortezza che domina la valle dell’Adige, costruita dagli Austriaci fra il 1850 e il 1851, che oggi ospita il Museo della Grande Guerra “Walter Rama”. A Rivoli Veronese visitiamo quindi il Museo Napoleonico, ricco di documenti e cimeli della Battaglia del 14 gennaio 1797 vinta da Napoleone contro gli Austriaci, battaglia che gli spianò la conquista dell’Italia settentrionale. A questa battaglia fu intitolata una famosa via di Parigi, Rue de Rivoli.

Si rientra quindi in albergo e molti di noi si rilassano e si ritemprano nella SPA. Poi percorriamo i pochi chilometri che ci separano dal tipico ristorante “la Dacia” e dalla cena con prodotti della gastronomia locale.

Sabato mattina alle 08,30 (con qualche mugugno per l’ora giudicata quasi antelucana) dall’albergo ci dirigiamo a piedi verso il centro di Bardolino e scopriamo, con l’aiuto di una simpaticissima guida e di Alessandro Lonardelli, le antiche vestigia romane e medioevali, le ville signorili del lungo lago, le case rinascimentali della cittadina tanto affascinante quanto sconosciuta alla maggior parte di noi.

Terminata la breve visita al Centro Storico di Bardolino, saliamo sulle nostre macchine (io salgo su una Flaminia Convertibile con la capotte rigorosamente aperta di un amico socio) e iniziamo un percorso che dapprima raggiunge la zona di Affi; si attraversa l’Adige e la Statale 12 del Brennero e si sale quindi verso le pendici dei Monti Lessini, lungo la valle del Torrente Progno che risaliamo fino a Fosse. Da qui scolliniamo e passiamo nella Valpolicella, costellata nella parte alta dalle numerose cave da cui si estrae la Pietra di Prun (dal nome del centro principale della alta Valpolicella), molto usata tuttora nelle costruzioni civili, in particolare per la copertura dei tetti delle case, al posto delle tegole di terracotta.

Dopo una sosta e visita al così detto Ponte di Veja, un grandioso arco naturale di roccia calcarea, scavato dalle acque nel corso dei millenni; nell’area e nelle grotte che la costellano sono state tracce e manufatti di selce, testimonianza di una presenza umana fin dal paleolitico.

Riprendiamo la strada panoramica che scende lungo la Valpolicella: a circa 600 metri di altezza i boschi di faggi e castagni incominciano a cedere il terreno ai vigneti della famosa valle, nel tripudio dei colori dell’autunno. Ci fermiamo alla Trattoria “Alla Ruota” per un ricco buffet di prodotti e specialità locali, il tutto bagnato dai vini dei vigneti limitrofi.

Proseguendo nel nostro percorso fra borghi e vigneti, poco dopo Fumane ci fermiamo a visitare la famosa, cinquecentesca Villa della Torre, proprietà della famiglia Allegrini, con annessa azienda viti-vinicola famosa in tutto il mondo per gli eccezionali vini che produce, in particolare l’Amarone.

La villa, che si differenzia totalmente dalle ville venete Palladiane, fu voluta da nel 1558 Giulio della Torre che chiamò alcuni grandi architetti del tempo, fra i quali Giulio Romano, autore del gonzaghesco Palazzo Te a Mantova, Michele Sanmicheli, Bartolomeo Ridolfi e lo stesso Giulio Della Torre. Ci accompagna nella visita il Signor Allegrini che ci svela particolari storici ed architettonici del complesso, come il peristilio centrale, le quattro grandi sale con gli allegorici mascheroni che contornano altrettanti camini e la chiesa a pianta ottagonale. Chiudiamo la visita con la degustazione dei vini prodotti dall’Azienda Allegrini.

Rientriamo infine all’Hotel Bardolino; prima della cena di gala, si è tenuta l’Assemblea annuale dei soci del Registro, nella quale oltre al consuntivo del 2014, sono stati illustrati e discussi gli eventi in programma per il 2015.

Domenica 19 ottobre, lasciamo Bardolino e con le nostre vetture percorriamo le colline che da Peschiera del Garda costeggiano il fiume Mincio e visitiamo il piccolo borgo di Valeggio; quindi ritornati a Peschiera, dopo una interessantissima visita guidata al centro storico, concludiamo il Raduno con il tradizionale pranzo di commiato. Arrivederci alla prossima Primavera.

Testo e foto di Giovanni Bianchi Anderloni 

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